giovedì 30 settembre 2010

TRA UN PO' CI FANNO ADOTTARE A DISTANZA

Discutibile iniziativa delle Ferrovie dello Stato. Le donne viaggiano gratis SOLO SE ACCOMPAGNATE per tutto il mese di ottobre (da un minimo di tre a un massimo di cinque persone, con un bambino fino a dodici anni).

Se sono SINGLE si attacchino. Che furbine questa Fs: le donne che viaggiano da sole sui treni a lunga e media percorrenza in media sono il 76,7%, e solo il 23% viaggiano in compagnia.

Ma io vedo anche oltre. Se permettete io mi sento offesa. Ci trattano come dei panda albini santo cielo! Tra un po' ci confineranno in vagoni separati, come auspicava Salvini.

Senza contare tutto il corollario di iniziative. I CIOCCOLATINI E LE DEGUSTAZIONI? Ma siamo negli anni 50? Non cercheranno poi di venderci aspirapolveri o pentole nel frattempo?

TETTARIO E CULARIO


Sì sì...tette e culi nel sito di una radio sono proprio style rock.

ps. inauguriamo oggi la rubrica TETTARIO E CULARIO, censimento in rete (e non) dei corpi delle donne usati a sproposito in contesti non appropriati.

mercoledì 29 settembre 2010

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: "LA REPUBBLICA DEGLI STAGISTI"

Sto leggendo questo libro in questo periodo:



Racconta molto bene una realtà che spesso è un vero e proprio incubo per i neolaureati, senza però scadere in piagnistei e autocommiserazione.

Per lo meno, dopo aver anche io subìto per un periodo della mia vita il lavaggio del cervello di cui si parla nel libro (sei giovane, devi ancora imparare, è giusto che ti paghino poco, cosa pretendi) ora posso scoppiare a ridere di fronte a questa "offerta":

Cerchiamo collaboratori da inserire nella nostra redazione e collaboratori esterni, capaci, svegli, che sappiano cosa vuol dire la parola "gavetta", che siano disposti a sacrificare tempo libero e vita privata per diventare giornalisti, che non abbiano pretese insensate e con esperienza nel campo della cronaca, dell'attualità, delle dinamiche di redazione[...] abbiamo bisogno di ragazzi intraprendenti che possano inserirsi nel nostro team.

Immagino che dopo questa dettagliatissima descrizione chiedere uno stipendio sarebbe una bestemmia.

STUPRATORE DELLA DEMOCRAZIA



Non avevo mai sentito un politico esprimersi così.
Direi anche che ERA ORA.

Cosa non averei dato per vedere Berlusconi chiedere aiuto a Fini. ADESSO.

ps. il Pd vada a "traccheggiare" somewhere else.

SALVIAMO I KYMERA



Lancio un appello: salviamo i Kymera da Luca Tommassini e da X Factor 4. Ma cos'è quell'orrida coreografia?

ps. ma i Kymera hanno veramente sdoganato 'i gay in prima serata'?

Altro che rivoluzione. Con quella frase infelice Lady Tata ha mostrato un'imbarazzante superficialità nel rapportarsi a una coppia (omosessuale). Li tratta spesso e volentieri come fossero bizzarri animaletti da proteggere.

Che poi, la loro 'gaytudine' è così fondamentale ai fini del programma? Mmm...forse sì:



D'altronde la 'caccia al gay' sembra essere lo sport preferito dell'italiano medio macho e della casalinga curiosa.

Anzi, se ti danno del gay ci fanno anche un servizio a Striscia. Per una volta, e credo unica, dò ragione a Fabrizio Corona.

martedì 28 settembre 2010

VITE SPIATE

- Hei ma hai sentito che...?
- Nooo, ma dai?
- Beh, si sapeva


E' già di per sè sconcertante l'interesse delle umane stirpi per qualunque cosa faccia Fabrizio Corona. Un uomo preso ad esempio perchè va in giro senza patente, manda affanculo i vigili urbani di Milano, si crede Tony Montana, si 'scopa una figa con un bel culo' e tanto tanto altro.

E' altrettanto sconcertante il grado di morbosità scatenato dalle dichiarazioni di Lele Mora di ieri (che trovate qui).
Io personalmente ne ho pieni i maroni del tamarro Corona, dell'onnipresente Belen, di quella scassata di Nina Moric, di quel bavoso di Lele Mora, di quel baccalà di George Clooney, di quella nonsisabenecosafaccia Elisabetta Canalis etc etc etc.

OVVERO di tutti quelli che fanno notizia ma non si sa bene perchè. Alla gente interessa davvero tutto questo - perchè hanno vite talmente noiose che si eccitano per osmosi - o piuttosto i giornalisti che scrivono su certe riviste porcheria non farebbero meglio ad andare a zappare le barbabietole?

Mi spiego meglio. NON ME NE FREGA UNA BENEAMATA MAZZA sapere ad esempio se Clooney in camera da letto rutta come un metallaro norvegese, se la Canalis ha per animale domestico un toporagno o se a Belen piace mangiare la peperonata con le cotiche.

E mi fa molta pena pensare che c'è gente che passa le giornate su Google cercando "figa nuda di Belen", "Corona e Belen", "canalis sesso clooney" (ricerche realmente effettuate).

ps. so già cosa direte. Che sono brutta, invidiosa e che rosico del loro amore incommensurabile. Vedo, prevedo e stravedo.

mercoledì 22 settembre 2010

TOMBOLA!



Fate tanto i santarellini ma poi è questo che cercate. Io so TUTTO.

ps. qui sopra potete ammirare uno screenshot che spiega un'impennata di visite da un paio di giorni a questa parte. Parlare tutti i giorni di fica, Belen e sesso per attirare traffico sarebbe troppo facile, aha.

martedì 21 settembre 2010

VI PROTEGGERO' DALL'ALTO


Sottotitolo: se siete depressi perchè vostra moglie vi ha lasciato FATEVI CURARE CAZZO.

SPERO CHE BRUCERAI ALL'INFERNO dopo aver sparato a tua figlia DI 4 ANNI con un fucile di caccia.

DEE NOTTE, STANOTTE, SU DEEJAY

Ho intercettato una telefonata curiosa stanotte durante il programma dei Vitiellos su Radio Deejay.

Una delle 'storie della notte' era quella di una signora che raccontava della sua esperienza sulle chat telefoniche. Non immaginavo che ci fosse qualcuno che davvero manda gli sms agli annunci televisivi. Anche perchè un'inchiesta delle Iene se non ricordo male aveva mostrato che dall'altra parte a inviare gli sms spesso c'è un pischelletto brufoloso che contemporaneamente tiene i contatti con decine di utenti.

All'obiezione dei Deejay, incentrata sul costo del servizio rispetto alle chat online, la signora ha risposto:

"Beh, questa è più sicura".


Ah perchè dare il cellulare a uno sconosciuto piuttosto che chattarci su Infernet non è PERICOLOSO.

venerdì 17 settembre 2010

Punk:Attitude


Punk:Attitude, documentario grandioso del folle e geniale Don Letts - proiettato stasera al Milano Film Festival -, è un'orgasmo multiplo che dura un'ora e mezza.

Solo per me evidentemente, dato che tutto il resto del pubblico sembrava dormire. Si è ridestato pochissime volte, e solo in occasione di sparuti gruppi che evidentemente 'fanno figo' (i Clash) tra quel ciarpame intellectual chic che infesta questa città.

Un cenno di vita cazzo. Almeno coi Ramones...li conoscete i RAMONES? O ascoltate solo i 'Ci Piace Scrogiolarci i Maroni con La Tristezza del Mondo'?

Il film esplorava tutta la storia del punk, dai precursori ai punk-rockers moderni, regalando vere perle che non potevano farti restare incollato alla scomodissima seggioletta di plastica. Senza contare che prima della proiezione ci siamo gustati un lisergico siparietto del regista. Punk, a suo modo.

I titoli di coda purtroppo sono stati un brusco risveglio da un godereccio incanto dominato da sangue, sudore e musica adrenalinica. Ti guardi intorno e con sommo rammarico, nonostante la meravigliosa vista sul Castello e sul Parco Sempione, non sei nè a New York, nè a Londra.

"Muovete il culo" era il messaggio che nelle intenzioni Punk:Attitude cercava di trasmettere. Non è un revival o un ricordo nostalgico dei tempi che furono, è un invito a imbracciare le armi. Basso, chitarra e batteria sono più che sufficienti a ricreare un nuovo fervore artistico, in una società così anestetizzata e apatica.

La situazione attuale socio economica volendo è favorevole per foraggiare nuovi scontri di idee. Basterebbe avere il coraggio di tornare a urlare: "No, fanculo. A me questa cosa non mi sta bene".

Infatti l'unica grossa differenza tra oggi e allora è che adesso non gliene frega niente a nessuno di tutto questo.

A Milano più che mai.

mercoledì 15 settembre 2010

PASSANTE MON AMOUR # 2


Questo post potrebbe sottotitolarsi: AUTO VS PASSANTE 1-0

Stasera [cazzi miei MODE ON] ero al Rock'n Roll di Milano di via Zuretti e, per una serie di sfortunate coincidenze, tra cui lo sciopero poi revocato dei benzinai (maledetti loro), non avevo la macchina. Sono arrivata a Milano oggi con i mezzi pubblici e sono stata in giro fino alle 22.20 circa.

Alchè mi sono alzata dal tavolo, ho salutato qualcuno tra i presenti - la gente interessante OVVIAMENTE poteva arrivare prima delle 22? - e mi sono diretta alla volta del Passante.

Ovvero: acchiappa in viale Lunigiana il tram che ti porti in Piazza Repubblica e poi da lì il Passante. Ho fatto in tempo a prendere il penultimo treno per casa quando erano da poco passate le 23. Le 23, non le 3 del mattino. Ora che sono arrivata a casa erano le 23.40.

Ci ho messo dunque 1h20 per fare 20 chilometri. Lo so bene perchè quando vado lì in auto al ritorno ci metto sempre 20 min circa.

Per lo meno, a differenza di quanto pensavano terrorizzati tutti coloro ai quali avevo svelato i miei propositi per il ritorno a la maison i vagoni erano abbastanza frequentati. Mi piaceva pensare che l'unico pericolo potessi costituirlo proprio io. MAI INFASTIDIRE UNA ROCKER che rientra a casa con i mezzi pubblici se prima non ha bevuto una birretta*. Maledetta dieta**.


*Ok Ok, beveteresponsabilmenteemaiquandoguidate. Va bene così il messaggio social? Certo che se ci fossero più treni sarebbe una bella comodità se vuoi strinchettare.

**E' tutta un'altra storia. La spiegheremo solo vivendo.

HAPPY ENDING


No, non è la canzone di Avril Lavigne (a meno che la pischellina sia diventata incredibilmente porcella da sottintendere contenuti vietati ai minori nelle sue canzoni).

Provate a chiedere cosa voglia dire "Happy Ending" a un qualunque giovanotto milanese dai 18 in su che si trovi a passare puta caso di fronte a un centro massaggi, magari gestito da giovani donnine cinesi.

Probabilmente o vi insulta (se siete maschio) o vi sorride beota (se siete femmina). Che nei centri massaggi spesso si faccia tutt'altro rispetto al semplice massaggio shatzu è cosa ben nota. L' "Happy Ending" visto in questa prospettiva si spiega da sè: seghino, pompino, spruzzino insomma.

Credo sia molto interessante per noi femminucce andare a leggere cose raccontano gli ometti, protetti e sicuri dall'anonimato di una tastiera. In rete si trovano parecchie recensioni, anche piuttosto esplicite. Sono certa che NON in tutti i centri massaggi si pratichi prostituzione, che NON tutti coloro che ci lavorano dentro si prostituiscano, ma c'è un nodo molto interessante.

Nonostante molti di loro mettano le mani avanti, difendendo il loro 'hobby', i termini con cui sono descritte le donne sono spesso disgustosi e sessisti. Sintomo di un evidente problema di relazione con l'altro sesso.

Sia però chiara una cosa: se uno è single e va a farsi un massaggino in pausa pranzo...cazzi suoi.

Quello su cui punto il dito io, e quello sì che mi fa ribrezzo, è che ci sono molti altri che si trincerano dietro bigott-erismi e di nascosto dalla loro compagna, come un ciccione a dieta che mangia un vasetto di nutella in ripostiglio per non farsi beccare, fanno le loro puntatine al centro massaggi. Che pochezza...

domenica 12 settembre 2010

IMBECILLITA' AL POTERE #1


Qualcuno fermi il sindaco di Adro.

Dopo aver esordito ricompensando con 500 euro a clandestino i vigili urbani che ne avessero trovati, aver negato il cibo a dei BAMBINI, rei di avere dei genitori che non potevano pagare la retta della mensa, dopo aver insultato il benefattore che aveva saldato il debito, il signor Oscar Lancini ha 'dedicato' la nuova scuola del paese alla Lega Nord, il suo partito. Con tanto di sole delle Alpi che campeggia un po' everywhere.

Mi chiedo se anzichè a battaglia navale si giocherà ad "Affonda il clandestino", se anzichè la storia degli Egizi si studierà quella dei Celti e se si insegneranno alle nuove generazioni tutte le altre imbecillità che quelle papere verdi vanno in giro gracchiando.

Hanno anche imbullonato i crocefissi per non farli rimuovere. E se fosse Gesù che se ne volesse andare?

venerdì 10 settembre 2010

"GIORGIO AMBROSOLI SE L'E' CERCATA": NON C'E' PERDONO CHE TENGA



Parola del Divo Giulio. Giorgio Ambrosoli è morto perchè "se l'andava cercando":

"Non voglio sostituirmi alla polizia o ai giudici: certo è una persona che in termini romaneschi se l'andava cercando"

Una frase ignobile. Questa esibizione di potere e di onnipotenza Andreotti se la poteva risparmiare. Come se un cadavere ormai freddo sia un trofeo da esibire in memoria dei tempi che furono.

MAFIOPOLI A MILANO



"Noi chiedevamo la presenza fisica, volevamo le facce della gente, per dimostrare che in Lombardia la società civile aveva le palle di schierarsi. Abbiamo fallito, non siamo riusciti a portare la gente nelle strade e nelle piazze a sfidare la mafia, i sistemi mafiosi e gli uomini di mafia. Volevamo dimostrare che, grazie ai cittadini, con la loro voce e le loro facce, il cancro mafioso non si sarebbe radicato nella nostra terra, perché ci temevano".
(Frediano Manzi, presidente di Sos Racket e Usura)

Credo che questa frase si commenti da sè.

giovedì 9 settembre 2010

UNA CURA PER L'INSONNA: LA FESTA DEMOCRATICA


Stasera ho fatto un salto alla Festa Democratica di Lampugnano. Il Pd cerca i giovani (in campagna elettorale), ma i giovani non cercano il Pd. Se non per menarlo, come abbiamo visto.

Il tema del dibattito di stasera previsto nella zona libreria cascava proprio a fagiolo: "La Milano che (non) c'è. Nuove generazioni in campo per cambiare la città". Relatori Lamberto Bertolè, Andrea Catania, Antonio Incorvaia, Francesco Laforgia, Giovanni Petrini, Luca Quaratino, Alessandro Rimassa, Alessandro Rosina, Laura Specchio ed Eleonora Voltolina.

Credevo e speravo che, visti i relatori, l'incontro si rivelasse brillante. Specialmente dopo la fantastica tripletta che il Pd ha sfoderato per le Primarie delle Comunali (Pisapia-Onida-Boeri). Sono state infatti scelte tre persone che forse i giovani non conoscono nemmeno. D'accordo che l'età anagrafica non c'entra, ma molte delle cose che sento dire dal Pd sono le stesse che hanno portato alla sconfitta masochista di Penati alle Provinciali e alle Regionali.

I GIOVANI, questo popolo del quale tutti parlano come se si parlasse del ramarro verde dell'Uzbekistan.

Ora: quanti giovani (o peggio che andar di notte, DONNE) sono stati messi in posizioni di potere nel Partito Democratico?

La politica - e sì, anche il presunto liberale Pd - i giovani non li vuole se non obbediscono (vedi il caso Serracchiani, spedita in esilio a Strasburgo). Le idee innovative non le vogliono. Vige la regola del "sei giovane=non capisci nulla, devi imparare dai vecchi".

Ah, da quel punto di vista non c'erano problemi: difatti la location del dibattito (che poi dibattito non era, perchè era una semplice esposizione di concetti) era semideserta. Popolata da pochi over 30 e da tantissimi over 60 in evidente stato di catalessi.

I nostro amati mantenuti vogliono continuare a vegetare nella perfetta immobilità sperando che nessuno salti fuori a chiedere un cambiamento serio. Figurarsi se adesso mi bevo la storiella del 'potere ai giovani'.

mercoledì 8 settembre 2010

LISBETH IS MY HOMEGIRL


Ti amo Lisbeth Salander. Anche se non esisti.
O meglio, esistevi già nella mia testa prima che Stig ti desse corpo, tatuaggi e anima.

Spesso mi sono chiesta, soprattutto negli ultimi anni e da quando ho iniziato a lavorare, che persona dovessi essere.

Cerchiamo di non essere ipocriti: l'immagine fa TUTTO, specialmente in una città frivola e superficiale come Milano. Una città che, a certi livelli, campa su pompini reciproci. Gente che si alliscia in continuazione, perchè "non si sa mai", e spera di leccare il culo (o darla) alla persona giusta.

Banalmente: dopo anni di lotte e di autonomia di pensiero, in un momento di massima rassegnazione, ho provato a sembrare una persona 'normale', come gli altri volevano che io fossi (anche lavorativamente parlando). Pensavo che avrei ottenuto maggior successo.

Niente da fare: quando l'anima di Lisbeth è dentro di te in qualche modo fa di tutto per uscire. La senti nella pancia come un alien. Se non sei fatto COME VOGLIONO LORO, non puoi diventarlo. Se ci provi stai male.

A questo punto meglio farla uscire. Lisbeth è la verità, Lisbeth è la piena consapevolezza di sè.

E vaffanculo alle convenzioni sociali.

mercoledì 1 settembre 2010

IL NODO (SCORSOIO) MONDADORI

ANTEFATTO
L'11 agosto scorso, guarda caso quando mezza Italia era ancora in vacanza, Mondadori ha chiuso un contenzioso con il fisco italiano che chiedeva 173 milioni di euro per un mancato pagamento di tasse, pagandone 8,6.

FATTO

Il teologo Vito Mancuso ha pubblicato una settimana dopo una lettera aperta su Repubblica che si è portata dietro uno strascico di polemiche. Insomma: è giusto, per gli scrittori che escono (e sono usciti) con Mondadori continuare a pubblicare con la casa editrice o, come suggeriscono in molti, bisognerebbe mollare?
Tra l'altro è quello che chiedono molti lettori di Roberto Saviano.

La faccenda si potrebbe estendere a una qualunque delle aziende del nostro premier che purtroppo, con questo suo potere assoluto in campo mediatico, crea crisi di coscienza non indifferenti in chi cerca di vivere scrivendo (per racchiudere in una sola categoria giornalisti, scrittori, autori di programmi eccetera).

Sinceramente non colgo l'utilità del boicottaggio come lettrice. Da amante della cultura, mi piange il cuore non poter comprare libri (e giornali. Sono abbonata a Focus Storia, gruppo Mondadori) per le infamità dello Stato in cui vivo - e del suo Parlamento. Poi, diciamola tutta: sperare che un'azienda così grande fallisca perchè lo Stato le fa i favori...chissà quante altre aziende useranno il 'metodo Mondadori' per risolvere i loro conti arretrati. Il problema E' A MONTE.

Come scrittrice beh...se io proponessi un libro, che mi venisse pubblicato nella sua interezza, senza pressioni da parte dell'editore per modifiche 'scomode', e la Mondadori mi mettesse davanti un contratto...Non so. Ma prima di dire no, onestamente, ci penserei molte e molte volte. Poi ovvio, ogni scrittore è libero di agire secondo coscienza. In linea puramente teorica lo ammetto: sì, accettare di 'far fare soldi' alla famiglia Berlusconi è molto, oltre che fastidioso, discutibile.

Ma la cultura ha colore politico?

Mi ha illuminata oggi l'intervista a Mauro Corona pubblicata su ilFattoQuotidiano:

"I professionisti della coscienza dovrebbero prendersela con la loro sinistra, quella che dal 1994 si rifiuta di fare una legge sul conflitto di interessi anziché venire a rompere le scatole a me"

Alla fine si ritorna sempre al solito punto: ormai essere antiberlusconiani per molti è uno status symbol, se non un vero e proprio mestiere. E LO DICE UNA CHE NON SOPPORTA BERLUSCONI SIA CHIARO. Così come LUI divide la gente in "chi sta con lui" e "i comunisti" (ovvero chi sta contro di lui), così il gotha radical chic antiberlusconiano, un'altrettanto dannosa elite di opinion leader, dividono il mondo in "berlusconi" e "noi".

Smettiamola con le ipocrisie: essere dichiaratamente "di sinistra", soprattutto in certi ambienti, porta utili e comodità tanto quanto essere "di destra". Solo in Italia possiamo far sopravvivere un paradosso del genere.

ps. e poi mi han detto che in Mondadori e Mediaset ci son più elettori di sinistra di quanto si possa immaginare eheheh

PASSANTE MON AMOUR #1

Ho assistito non-volente ad una tua telefonata.
Non era mia intenzione ascoltare i fatti tuoi (per poi riportarli su questo blog), ma urlavi talmente forte nello scompartimento del treno deserto che non ho potuto fare a meno di ascoltare le questioni che ti angustiano.

Dicevi trafelata al tuo interlocutore che forse facevi in tempo ad andare alla messa delle 8 (presumo del mattino), ma quel pazzerello del tuo Don ha deciso di celebrarla alle 9.

Per cui mi unisco alle tue tribolazioni e rigiro la tua domanda ai lettori di questo blog:

"Perchè Don xyz ha deciso di mettere la messa alle 9? Chi è che va alla messa alle 9?"