venerdì 28 ottobre 2011

I SOLDI NON PUZZANO MAI


Ma tutti i soldi del mondo ti ripagano di un titolo del genere?

ps. per inciso: capisco tutto (soldi?), ma io fossi in Ramazzotti ci ripenserei. E ribalterei il management per aver organizzato una data del genere.

venerdì 7 ottobre 2011

NON STIAMO UN PO' ESAGERANDO?

Steve Jobs è morto, ok. Adesso basta però con la santificazione.

Al di là del fattore umano (Jobs è stato portato via da una brutta bestia che non lascia scampo) quello che è certo è che abbiamo assitito, con pesanti strascichi anche oggi, alla celebrazione di massa di un MARCHIO e del suo presidente. Perchè Jobs visionario lo è stato veramente - anche se non nel senso che è stato dato fino adesso a questa parola -. Anzi, quasi preveggente.

E' riuscito a dare vita ad un vero e proprio culto tecnologico senza precedenti, che fonde in un colpo solo persona, mezzo e dinamiche di appartenenza di gruppo.

Quasi come una setta: non erano poche le persone che ieri, in radio e in televisione, hanno tessuto lodi estatiche sul perchè e il per come la Apple abbia cambiato loro la vita. Non parliamo poi del discorso di Stanford, sharato in rete come un novello "I have a dream" anche dai più insospettabili.

Jobs è diventato in un pochi click il guru del "cerca di fare il lavoro che ti piace", del "lotta per ottenere quello che vuoi" e soprattutto del "ricordati che la vita è breve, non sprecarla", e forse è proprio per questo che ha avuto, soprattutto su chi ha bisogno di sentirsi dire questo genere di cose, e su chi è pronto per affacciarsi nel mondo del lavoro, questo enorme ascendente.

Faceva però un po' specie vedere i giovanissimi studenti scendere in piazza oggi, orgogliosamente "folli e affamati".

Come Jobs li ha voluti, dicono loro.

Come il fondatore di un'azienda che vende loro (costosi) prodotti tecnologici (da status symbol) li ha voluti, penso io.

L'ideologia è andata a farsi fottere nel nome del marketing.

martedì 27 settembre 2011

LA POSTA DEL CUORE

1. "Ma come? Non hai ricevuto il mio sms?"
2. "Ti è piaciuto?"
3. "Facciamo a metà?"
4. "Conosci quella ragazza (o quel ragazzo)?"
5. "Come vedi il nostro futuro?"


Sono queste secondo Yahoo le 5 domande da non fare mai al partner per non litigare. Io sinceramente sono basita. Più che dalle domande, dalle RISPOSTE.

Sono consapevole che metà dell'universo (o forse più) non è affatto a posto per quanto riguarda le situazioni sentimentali. Ma provate per un attimo ad immaginarvi di rispondere PER DAVVERO come suggerisce il portale.

I dialoghi suonerebbero pressappoco così -e non vi stupitevi se il vostro partner comincia a comporre forsennatamente il 118 -:

"Ma come? Non hai ricevuto il mio sms?"
"Ti amo"
"?"


"Ti è piaciuto?"
"Sei un figo" (generico complimento)
"?"


"Conosci quella ragazza (o quel ragazzo)?"
"Chi, quel cesso?"


Ma la visione più inquietante di tutte però è l'interpretazione del significato di "Facciamo a metà?", che secondo l'allucinato/a autore dell'articolo significa:

DONNA: "Mi ami ancora? No, perché parlare costa poco, ho bisogno che tu mi dimostri il tuo amore anche con la tua carta di credito"

UOMO: "Wow, hai preso peso tesoro, non finanzierò ancora l'aumento di questi fianchi"

Vi prego, presentatemela/o!!!

venerdì 16 settembre 2011

EINSTEIN


Ho letto qualche giorno fa su una rivista che Italia 2, la rete gemella di Italia 1 sul digitale terrestre, è destinata ad un pubblico maschile.

All'inizio ho pensato che ci fosse qualcosa di strano, perchè nella programmazione hanno inserito, tra le altre cose, cartoon (American Dad e i Griffin), e telefilm (come "Californication". Credo l'abbiano scelto per l'associazione di idee "scene di scopate occasionali con fighe = pubblico maschio" ), che io, FEMMINA, adoro.

Però è con lo spot de Le Iene Trip che mi son tolta ogni dubbio. L'unico video su Youtube che ho trovato della trasmissione ha 4mila visualizzazioni. Dev'essere per il balletto.



*nel caso ve lo stiate chiedendo il titolo del post è una citazione del primo libro di Dexter, quello che ha ispirato l'omonima serie.

SENZA T-SHIRT SONO ANCORA MEGLIO


Quanto ci fate su che da domani le vendite di QUESTA maglietta qui sopra si impenneranno?

Anche perchè la prode consigliera in diretta telefonica con Platinette si è prodigata per far sapere indirizzo del negozio e marchio. Non vorrete mica deluderla.

sabato 10 settembre 2011

MISS...CAPPA


Mi stavo chiedendo, nel bel mezzo del putiferio scoppiato nelle scorse settimane per le presunte foto 'sconce' (capirai), cosa spinga una ragazza, NEL 2011, a partecipare ad un simile circo ammuffito e stucchevole. Lo stesso che ha sdoganato l'orrida perifrasi 'LATO B', che ci sfracassa in ogni salsa, come sinonimo benpensante del forse più onesto CULO.

Non voglio dire che le concorrenti, se davvero volevano lavorare nel mondo dello spettacolo, facevano prima a prendere la tangenziale Nord uscita (H)Ar(d)core, visto come sono andate le cose negli ultimi 30 anni.

Ma Miss Italia...Giorni e giorni di costumi struminziti, numeretti appesi come al mercato del bestiame, prove estenuanti, buonismo a pacchi, sorrisi di circostanza, sogni appesi a palloncini, fidanzati che saranno lasciati al primo calendario, speranze per la pace nel mondo e ammissioni pubbliche di vizi e virtù (che spesso si coniugano in: PREGIO-sono sincera, DIFETTO-sono testarda. Ma sei testarda COSA?!?).

Per poi sentire il CLASSICO commento del primo stronzo là fuori che dice: "Sì, è bella la nuova Miss Italia. Ma sai quante ce ne sono meglio in giro?".


Ragazze...ma oggettivamente, chi ve lo fa fare? Vi dovrebbero dare un premio solo per sorbirvi 'sto strazio.