venerdì 28 ottobre 2011

I SOLDI NON PUZZANO MAI


Ma tutti i soldi del mondo ti ripagano di un titolo del genere?

ps. per inciso: capisco tutto (soldi?), ma io fossi in Ramazzotti ci ripenserei. E ribalterei il management per aver organizzato una data del genere.

venerdì 7 ottobre 2011

NON STIAMO UN PO' ESAGERANDO?

Steve Jobs è morto, ok. Adesso basta però con la santificazione.

Al di là del fattore umano (Jobs è stato portato via da una brutta bestia che non lascia scampo) quello che è certo è che abbiamo assitito, con pesanti strascichi anche oggi, alla celebrazione di massa di un MARCHIO e del suo presidente. Perchè Jobs visionario lo è stato veramente - anche se non nel senso che è stato dato fino adesso a questa parola -. Anzi, quasi preveggente.

E' riuscito a dare vita ad un vero e proprio culto tecnologico senza precedenti, che fonde in un colpo solo persona, mezzo e dinamiche di appartenenza di gruppo.

Quasi come una setta: non erano poche le persone che ieri, in radio e in televisione, hanno tessuto lodi estatiche sul perchè e il per come la Apple abbia cambiato loro la vita. Non parliamo poi del discorso di Stanford, sharato in rete come un novello "I have a dream" anche dai più insospettabili.

Jobs è diventato in un pochi click il guru del "cerca di fare il lavoro che ti piace", del "lotta per ottenere quello che vuoi" e soprattutto del "ricordati che la vita è breve, non sprecarla", e forse è proprio per questo che ha avuto, soprattutto su chi ha bisogno di sentirsi dire questo genere di cose, e su chi è pronto per affacciarsi nel mondo del lavoro, questo enorme ascendente.

Faceva però un po' specie vedere i giovanissimi studenti scendere in piazza oggi, orgogliosamente "folli e affamati".

Come Jobs li ha voluti, dicono loro.

Come il fondatore di un'azienda che vende loro (costosi) prodotti tecnologici (da status symbol) li ha voluti, penso io.

L'ideologia è andata a farsi fottere nel nome del marketing.

martedì 27 settembre 2011

LA POSTA DEL CUORE

1. "Ma come? Non hai ricevuto il mio sms?"
2. "Ti è piaciuto?"
3. "Facciamo a metà?"
4. "Conosci quella ragazza (o quel ragazzo)?"
5. "Come vedi il nostro futuro?"


Sono queste secondo Yahoo le 5 domande da non fare mai al partner per non litigare. Io sinceramente sono basita. Più che dalle domande, dalle RISPOSTE.

Sono consapevole che metà dell'universo (o forse più) non è affatto a posto per quanto riguarda le situazioni sentimentali. Ma provate per un attimo ad immaginarvi di rispondere PER DAVVERO come suggerisce il portale.

I dialoghi suonerebbero pressappoco così -e non vi stupitevi se il vostro partner comincia a comporre forsennatamente il 118 -:

"Ma come? Non hai ricevuto il mio sms?"
"Ti amo"
"?"


"Ti è piaciuto?"
"Sei un figo" (generico complimento)
"?"


"Conosci quella ragazza (o quel ragazzo)?"
"Chi, quel cesso?"


Ma la visione più inquietante di tutte però è l'interpretazione del significato di "Facciamo a metà?", che secondo l'allucinato/a autore dell'articolo significa:

DONNA: "Mi ami ancora? No, perché parlare costa poco, ho bisogno che tu mi dimostri il tuo amore anche con la tua carta di credito"

UOMO: "Wow, hai preso peso tesoro, non finanzierò ancora l'aumento di questi fianchi"

Vi prego, presentatemela/o!!!

venerdì 16 settembre 2011

EINSTEIN


Ho letto qualche giorno fa su una rivista che Italia 2, la rete gemella di Italia 1 sul digitale terrestre, è destinata ad un pubblico maschile.

All'inizio ho pensato che ci fosse qualcosa di strano, perchè nella programmazione hanno inserito, tra le altre cose, cartoon (American Dad e i Griffin), e telefilm (come "Californication". Credo l'abbiano scelto per l'associazione di idee "scene di scopate occasionali con fighe = pubblico maschio" ), che io, FEMMINA, adoro.

Però è con lo spot de Le Iene Trip che mi son tolta ogni dubbio. L'unico video su Youtube che ho trovato della trasmissione ha 4mila visualizzazioni. Dev'essere per il balletto.



*nel caso ve lo stiate chiedendo il titolo del post è una citazione del primo libro di Dexter, quello che ha ispirato l'omonima serie.

SENZA T-SHIRT SONO ANCORA MEGLIO


Quanto ci fate su che da domani le vendite di QUESTA maglietta qui sopra si impenneranno?

Anche perchè la prode consigliera in diretta telefonica con Platinette si è prodigata per far sapere indirizzo del negozio e marchio. Non vorrete mica deluderla.

sabato 10 settembre 2011

MISS...CAPPA


Mi stavo chiedendo, nel bel mezzo del putiferio scoppiato nelle scorse settimane per le presunte foto 'sconce' (capirai), cosa spinga una ragazza, NEL 2011, a partecipare ad un simile circo ammuffito e stucchevole. Lo stesso che ha sdoganato l'orrida perifrasi 'LATO B', che ci sfracassa in ogni salsa, come sinonimo benpensante del forse più onesto CULO.

Non voglio dire che le concorrenti, se davvero volevano lavorare nel mondo dello spettacolo, facevano prima a prendere la tangenziale Nord uscita (H)Ar(d)core, visto come sono andate le cose negli ultimi 30 anni.

Ma Miss Italia...Giorni e giorni di costumi struminziti, numeretti appesi come al mercato del bestiame, prove estenuanti, buonismo a pacchi, sorrisi di circostanza, sogni appesi a palloncini, fidanzati che saranno lasciati al primo calendario, speranze per la pace nel mondo e ammissioni pubbliche di vizi e virtù (che spesso si coniugano in: PREGIO-sono sincera, DIFETTO-sono testarda. Ma sei testarda COSA?!?).

Per poi sentire il CLASSICO commento del primo stronzo là fuori che dice: "Sì, è bella la nuova Miss Italia. Ma sai quante ce ne sono meglio in giro?".


Ragazze...ma oggettivamente, chi ve lo fa fare? Vi dovrebbero dare un premio solo per sorbirvi 'sto strazio.

venerdì 12 agosto 2011

giovedì 4 agosto 2011

MARKETING AGGRATIS (O QUASI)


Mi viene un leggero sospetto (alla Fantozzi): forse forse le azienda hanno capito che una delle migliori strategie pubblicitarie attuali (chiamiamolo viral marketing se volete) è l'indignazione delle femministe?

Ci sto pensando da quando ho visto il cartellone pubbliciario qui sopra, e quello recentissimo di Intimissimi Uomo.

Le aziende, e i loro uffici marketing senza scrupoli, non sono così cretini come si crede. Lo sanno BENISSIMO che con una pubblicità sessista l'effetto eco - amplificato ancora di più da blog e social network 'indignati' - è duplicato. E non sempre con ritorni negativi come quello di Bari (noi 'femministe' siamo le rompicoglioni frustrate per antonomasia perchè 'invidiose').

Sto quindi valutando un boicottaggio NON del prodotto (sai quanto gliene frega alla gioielleria), ma della pubblicità che io gli faccio inconsciamente. Lotterò strenuamente per controllare il mio istinto digitativo quando vedrò l'ennesima reclame ignobile.

sabato 30 luglio 2011

LA MOSSA DEL GIAGUARO

Si chiamano cougar, in inglese "puma", ovvero cacciatrici. Molti le
conoscono grazie alla serie televisiva Cougar Town, altri ne hanno solo
sentito parlare. Si tratta di donne mature, spesso over 40, a caccia
dell'uomo giovane da ammaliare e sedurre. In Italia sono ben 110.000 gli
utenti che mensilmente cercano online informazioni sulle "cougar", per
curiosità o per soddisfare la propria sete di incontri.


Siamo nel 2011 e le donne che hanno un compagno più giovane hanno addirittura un nome, che evoca quello de 'La Lupa', di verghiana memoria, come fossero predatrici insaziabili. L'uomo che rimorchia una ragazzina invece è un ganzo.

Anche il ragazzo giovane che sta con una donna più 'matura' (osservate anche la scelta lessicale. Per l'uomo la parola 'maturo' non si usa) non ha un nome rispettabile: viene chiamato 'boy toy' (giochino insomma). Se non peggio. Per radio l'altra mattina parlavano addirittura, con evidente disprezzo, di 'cagnolino da portare a spasso': non so se alla fidanzata del dj, magari più giovane, sarebbe piaciuta una definizione simile.

E ci consideriamo evoluti.

UN SACCO DI PATATE ADDOSSO...E VIA!!


Non camminate in strade buie e non indossate abiti appariscenti.

AHAHAHAHAH

ps. questo link spiega esattamente come la penso

(copyright Anarkikka)

IDIOZIA UMANA #1


Mi rifiuto di credere che il Tom Tom possa essere considerato anche solo per qualche secondo una tecnologia 'pericolosa'.
E' il cervello umano che è avariato.

ps. sta' a vedere che adesso la colpa è del film "Fast&Furious" o di "Grand Theft Auto".

giovedì 28 luglio 2011

LA PAGLIUZZA E LA TRAVE


No, non mi piace per niente la foto scelta da IlFattoQuotidiano per questo articolo.

Che senso ha mostrare Marina Berlusconi nella sua forma peggiore?


Mi sembra un colpo basso degno de 'Il Giornale' con le mutande di Travaglio.

venerdì 22 luglio 2011

DONNE NEL PALLONE

Finora, mediaticamente parlando, le donne che hanno avuto in qualche modo a che fare con il mondo del calcio sono sempre state relegate al ruolo di:

A. FIDANZATA-DI.

Es:
"La fidanzata di xyz, le foto hot"
"Sexy xyz, fidanzata di zyx"

Le fidanzate dei calciatori a quanto pare, se non hanno una qualche forma di allergia agli indumenti di fronte all'obiettivo di una macchina fotografica, non sono contemplate.

B. TIFOSA

Anche le tifose, in particolare quelle della Copa America, hanno meritato un posto sui quotidiani per evidenti doti sportive:

Es:
"Le tette di Larissa Riquelme, tifosa del Paraguay"

In occasione dei recenti mondiali di calcio femminile, seguitissimi all'estero, abbiamo però scoperto un'altra categoria che appaga la costante necessità di stimolazione sessuale maschile:

C. CALCIATRICI (che o "sono lesbiche" o "sono fighe", mi han detto)

Non so se sia stata una cosa solo italiana (proverò a documentarmi), ma mi è proprio sembrato che per attizzare l'interesse dei maschi italici su questo Campionato, l'unica strategia utilizzata sia stata questa:


"Guardate...magari giocano male a calcio*, ma almeno sono FIGHE"

Pavlov aveva proprio ragione.

*altra etichetta assimilabile a "le donne non sanno guidare"

giovedì 21 luglio 2011

ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI

Ribalterei per un momento la domanda che Monica di Pontitibetani pone alla rete di #donnexdonne oggi, giornata della solidarietà femminile.

Noi donne siamo capaci di fare squadra?

Io proverei a rispondere a questa invece:

Noi donne riusciamo (per una buona, e santissima volta) a non farci la guerra?

Le donne SANNO fare rete. Lo abbiamo visto più volte in questi mesi. E quello che è successo oggi online è meraviglioso, non fraintendetemi ;-) Ho letto di moltissime realtà, di moltissime esperienze positive che andrebbero pubblicizzate in ogni modo possibile (e per fortuna che ci sono).

Però la percezione che ho, senza offesa per nessuna, è che ce la raccontiamo 'tra di noi' (diciamo neo-femministe, per capirci, anche se il discorso andrebbe approfondito): là fuori c'è tutto un universo ancora interessato a come far carriera con il proprio corpo, alla 'prova costume' o a cosa combinano Belen e Corona a Formentera. Di donne che non si curano delle tematiche sul corpo femminile, che fanno la coda ai provini del Gf, che si svendono al miglior offerente.

Com'è che le tematiche interessanti si arenano ogni qualvolta si scontrano con il MONDO REALE?

Non cambierà mai nulla finchè le buone idee non riusciranno ad uscire dai nostri confini. Dobbiamo convincere la società (maschilista) che non siamo un branco di streghe frustrate, e che quindi, anche se ci sono in giro 'pessime rappresentazioni' della figura femminile, NON SIAMO TUTTE COSI'.

Sembra una questione semplice da risolvere, ma vi assicuro che non lo è, anche se con la manifestazione del 13 febbraio un grosso passo in avanti è stato fatto.

Ma resta una questione aperta, a partire dalle piccole cose di ogni giorno. Spesso e volentieri tu, povera illusa alternativa controcorrente, sei costretta a scontrarti con un sistema precostituito, e accettato inspiegabilmente dalla maggior parte delle persone, che si fa fatica a smantellare.

Pensare che le armi, volendo, le abbiamo. La tenacia, pure. E anche la voglia di rivalsa, che non guasta mai. Se ci unissimo veramente ("attiviste" e non) potremmo davvero fare miracoli.

Una volta che entri nel magico mondo degli adulti, quando inizi a lavorare e quando riesci ad abbandonare il nido familiare, ti mettono davanti ad un bivio: o accetti le condizioni che qualcun altro ha scelto per te, o sei un'incorreggibile senza speranza, e quando scegli la seconda opzione dovrai lottare fino allo stremo delle tue forze contro le DONNE PERFETTE.

Quelle che, quando proverai a rosicchiare gli odiosi meccanismi dall'interno, ti diranno: “TU NON CAPISCI”. Perchè non ci sei dentro.

Perchè sei giovane, perchè sei magra, perchè sei grassa, perchè non sei ancora madre, perchè sei single, perchè hai figli, perchè sei sposata, perchè rigetti le sciocche paturnie che quintali di giornali femminili provano a inculcarti...insomma, per tutta una serie di situazioni che secondo loro, le DONNE PERFETTE, non puoi comprendere. E quindi tu, piantagrane, non sei autorizzata a dare giudizi. Anzi, li danno loro su di te, per le motivazioni di cui sopra.

A volte mi sembra di vivere nella “Fabbrica delle Mogli”, e ho come l'impressione che molte donne non vogliano essere "salvate" dagli obblighi di cui loro stesse si lamentano. Ho la sensazione che moltissime si crogiolino nella loro dipendenza dalla figura maschile, nella rassegnazione perchè 'non cambierà mai niente', nelle situazioni irrecuperabili che però garantiscono un futuro sicuro e simili.

Sono consapevole che cambiare la metalità generale è un'impresa ardua, ma ce la si può fare, impegnandoci ad 'esportare' la nostra nuova identità al di là dei nostri confini. E, soprattutto, nella quotidianità.

E' questa la vera sfida.

SOCIAL NETWORK(S)

Con l'avvento di Google PLAS un sacco di persone che conosco sono andate letteralmente in crisi da overdose di social network.
"Sono troppi", dicono.

In effetti da qualche anno a questa parte abbiamo assistito ad un vero e proprio boom: c'è un social network per QUALUNQUE COSA (per condividere libri, musica, per dire all'universa terra dove sei e con chi, con che gioco stai perdendo tempo sul posto di lavoro e così via).

Ci sono poi quelli, chiamiamoli così, generalisti. Da Facebook, a Twitter, a Myspace: quelli insomma su cui puoi fare tutta una serie di cose in maniera non esclusiva. E molti di questi sembrano, ad un primo sguardo, indistinguibili l'uno dall'altro.

Ma è un errore. I social network sono diversi (dipende da come si usano).

Partendo dal presupposto che

NON puoi rompermi le palle su LinkedIn se ti ho già ignorato su Facebook e faccio finta di non leggere i tuoi Tweet che includono il comunicato che mi hai già inviato su tutte le mie mail che sei riuscito a recuperare

secondo me è possibile utilizzare ogni singolo social in modo diverso, e rendere l'onere di essere iperpresente e omnicomunicativo più agile.

Facebook ad esempio può essere la via di mezzo tra il professionale e il faceto (anche se nella tua lista di amici hai persone che lo usano solo per il secondo aspetto, raccontando pubblicamente vicende che preferiresti non far conoscere ai tuoi contatti lavorativi), e Twitter può essere una specie di 'grande pensatoio collettivo'.

Twitter mi piace proprio per quello, a differenza di Facebook. E' una specie di 'grande libro dei pensieri del mondo', e anche se a volte lo faccio anche io, sono certa che Twitter non serva - o serva in minima parte - a veicolare contenuti che facciamo girare già su Facebook.

Non amo gli aggregatori che inviano lo stesso 'status' a tutti i tuoi social network. Quello che esprimo su Twitter deve essere molto più istintivo e diverso da quello che scrivo su Facebook.

Inoltre mi piace il fatto che moltissimi artisti (specialmente in campo musicale, che poi è quello che a me interessa di più) utilizzino questo mezzo ANCHE per rispondere in modo diretto ai loro fan.

Inviare un Tweet è:
1. infinitamente meno impegnativo rispetto a rispondere ad una mail
2. è fattibile praticamente ovunque con un numero infinitesimale di click. Il che porta a ottimizzare i tempi in maniera impressionante.

Adoro sapere cosa combinano nella loro vita 'normale' i miei musicisti preferiti, cosa pensano (non in modo morbosamente gossipparo, ovviamente) . E di conseguenza quando arrivo sul tuo profilo non voglio leggere la stessa cosa che posso trovare anche su Fb.

Se volessi sapere cosa hai pubblicato di nuovo sul tuo sito - o simili -, ci andrei direttamente, non ti pare?

giovedì 7 luglio 2011

lunedì 30 maggio 2011

PISAPIA SINDACO DI MILANO

Ohmamma mamma mamma
Ohmamma mamma mamma
Sai perchè innamorata son?

E SILVIO E' ANDATO A CASA, E SILVIO E' ANDATO A CASA*

Hei, mammà, innamorata son!

ps. stare in piazza e chiamare Pisapia SINDACO è un'emozione indescrivibile. Mi sento LIBERA. Finalmente Milano è LIBERA!!!!!!

*Desio, Arcore, Napoli su tutte...NOTHING LASTS FOREVER

giovedì 19 maggio 2011

PIPPA'S BACK

Ebbasta col culo di Pippa-sorella di Kate.

Oltre che morbosi siete maniaci.

mercoledì 11 maggio 2011

LA MAMMA DI BATMAN NON HA LA SUPERVISTA



Stiamo davvero rasentando il ridicolo. Letizia Moratti ha accusato Giuliano Pisapia di essere responsabile di un furto, citando una sentenza della Corte d'Assise, che dichiarava il reato estinto per amnistia.

MA NON HA DETTO (un certo tipo di quotidiano insegna) che nonostante l'amnistia, Pisapia ha presentato l'appello, che poi è stato accolto.

La III Corte d'Assise d'Appello di Milano presieduta dal dott. Luigi Maria Guicciardi nel procedimento n.76 del 1985 ha assolto Giuliano Pisapia per non aver commesso il fatto.

La sentenza recita alle pagine 1562 e 1563:

"In conclusione non vi è prova - nè vi sono apprezzabili indizi - di una partecipazione del Pisapia, sia pure solo sotto il profilo di un concorso morale, al fatto per il quale è stata elevata a suo carico l'imputazione di furto, dalla quale l'appellante va pertanto assolto per non aver commesso il fatto"

Tale sentenza di assoluzione con formula piena e' passata in giudicato ed è quindi definitiva.


Un vero colpo sotto la cintura. Siamo alle cozze.

Avariate.

IL COBRA NON E' UN SERPENTE

Perchè ho visto nessuno indignarsi, strepitare, lanciare anatemi e intasare le bacheche altrui su Facebook sul salvataggio in extremis di questo povero piccolo cucciolo scappato di casa che stava per morire di freddo e fame?

Anche i pitoni hanno un cuore sapete?

mercoledì 4 maggio 2011

CON(S)IGLI

Mi sono ritrovata più di una volta a dover dare consigli o opinioni che in seguito sono stati male interpretati.

Sì ok, a volte credo di aver avuto seri problemi nel deliminare forzatamente la mia incontenibile logorrea, ma più spesso tale confessione mi è stata estorta a tradimento con l'infida domanda:

"Cosa ne pensi?"

Non è tanto un dramma quando una cosa ti piace. Il vero cataclisma interiore avviene quando ti propinano ciofeche cosmiche davanti alle quali tu hai mediamente quattro possibilità* (dato che quando avresti più bisogno di lui il file cerebrale 'SII DIPLOMATICO' sparisce a farsi una decina di Negroni al Deseo e quindi risulta irreperibile):

1. Ostentare sicurezza ed entusiasmo anche oltre limite.
Da paraculo. Ci vuole una predisposizione naturale. E riesce indubbiamente meglio al telefono.

GRADO DI ONESTA': 0%

2. Cercare di salvare il salvabile dando una parvenza di apprezzamento generale per l'operato.
O per l'impegno.

GRADO DI ONESTA': 50%

3. Essere sinceri fino all'osso e consolare della disfatta, suggerendo possibilità alternative di miglioramento.
Elargire un simpatico 'pat pat' sulla spalla metaforico che non guasta mai e dovrebbe evitare tentativi di omicidio.

GRADO DI ONESTA': 70-90%

4. Demolire l'obbrobbrio. Operazione necessaria (e quasi obbligatoria) di fronte a supponenti imbecilli.
Diventerai nel giro di tre nanosecondi il 'public enemy number one' e ti si rinfaccerà vita natural durante la tua presunta incapacità di giudizio -a detta dell'imbecille di turno -.

GRADO DI ONESTA': 100%

E' un tremendo enpasse. Perchè l'onestà non è più un valore apprezzato dico io?
Fateci caso: se l'universo la piantasse di raccontarsi emerite minchiate salva-apparenza, ci sarebbe qualche contadino in più e molti presunti/apprendisti/wannabe in meno.

ps. se non mi piace la cosa che mi appioppate non significa che universalmente 'fa schifo'. Non piace A ME. E no, non vi odio, non prendetevela sul personale.

*anche se di ognuna ci sarebbero diverse sfumature dipendenti dalla variabile 'amicizia' e 'vivere civile'.

martedì 3 maggio 2011

IL FURBACCHIONE

IERI

Incrocio sulla Cassanese.

Taxi mi si accosta dall'immissione a destra con la freccia a sinistra.

Sarà uno dei soliti furboni che tagliano fingendo di voler girare a destra per poi mettere la freccina a sinistra all'ultimo (e tagliarti la strada costringendoti a lasciarli passare)?

Ma no, magari è un povero Cristo che sta cercando di andare al lavoro a Milano. Cià. Ti faccio passare. Buona giornata.

OGGI

Incrocio sulla Cassanese. Stessa ora di ieri.

Che cazzo ci fai ancora a destra con il tuo taxi?

Oggi non mi freghi, fottiti.

BRUUUM BRUUUUUUMMM

giovedì 14 aprile 2011

ERAVAMO IN ANTICIPO


Non se ne va.
L'odore di lacca, il caldo delle luci, il sudore glaciale, l'aria soffocata dal profondo velluto.
La sospensione dell'attesa, il brivido sfuggente, la prima voce adrenalinica, l'emozione condivisa con chi si è trovato spinto come te da una forza irresistibile e ammaliante.
La ricerca spasmodica, l'empatia devastante e l'istantanea conferma di un collettivo appagamento.

Fate durare tutto questo ancora un attimo...

sabato 9 aprile 2011

ASK A STRAIGHT GIRL

http://thenewgay.net/category/interviews/ask-a-straight-girl

Le giornaliste di Vanity Italia, ossessionate dalla omo-bi-varie/sessualità (oltre che dal premier) dovrebbero imparare da loro a fare le interviste.

giovedì 17 marzo 2011

ITALIA 150

Mi hanno riferito che TUTTA LA LOMBARDIA ha contemporaneamente festeggiato l'Unità d'Italia all'IKEA. Code e blocchi ovunque.

Ma io dico: state a casa UN giorno dal lavoro e andate a passarlo all'IKEA?

Mi fate morire.

Intanto per questo 150mo anniversario vi dedico questo libro. Più che auguri...buona fortuna Italia!

mercoledì 9 marzo 2011

IL CORPO DELLE DONNE 2 (LA VENDETTA)

Sopravvissuta indenne (o quasi) all'invasione delle Ultramimose e dei Pettiunti oggi ho trovato una chicca che nei giorni scorsi mi era sfuggita. Quei simpaticoni di Striscia la Notizia hanno deciso di partire all'attacco della 'stampa progressista' (ovviamente pro domo Berlusconi) che li accusa di sfruttare il corpo delle donne.

Hanno messo in piedi una specie di pallida copia del documentario di Lorella Zanardo ("Il corpo delle donne" appunto) per far vedere che "embè, anche voi usate il corpo della donna a sproposito".

Direi che il video si commenta da sè. PATETICI.


giovedì 3 marzo 2011

BACK TO SCHOOL, ANALFABETI!

Oggi pomeriggio ho subìto uno shock. Ho letto in un racconto, pubblicato su un sito letterario, "L'UNA PARK".

Ora, lancio un appello su questa pubblica piazza web: PIANTATELA DI STUPRARE LA LINGUA ITALIANA, ok?

SONO SCHIFATA dalla ABNORME quantità di errori di ORTOGRAFIA e GRAMMATICA che leggo su Internet, per non parlare di quelli commessi proprio da chi utilizza la scrittura per lavoro. CERCATE-SU-GOOGLE-SE-NON-SIETE-SICURI-CAZZO.

Parole al vento: se scrivi "questo spazio è HA disposizione" significa che sei un ignorante (SENZA apostrofo, TURZO CHE NON SEI ALTRO. Ignorante è maschile) senza speranza.

Scusate ma per queste cose mi viene l'orticaria: non tollero che a certi livelli NON SI SAPPIA SCRIVERE CORRETTAMENTE. Non pretendo che tutti siano accademici, ma almeno le basilari regole dovete tatuarvele prima di mandarmi un comunicato:

- la H si usa solo con il verbo AVERE

- nè questo nè quello si scrive con l'accento

- per un nome maschile l'apostrofo con "un" non ci va

- un po' si scrive con l'APOSTROFO

- cercate su Google le i "ballerine" di cui non siete sicuri, grazie

- con "zio" non ci vanno MAI due z (es. giusto: correZione)

Io mi chiedo: ma siamo sempre stati così analfabeti (quindi il web mostra una situazione preesistente), o stiamo regredendo verso uno stato di abissale ignoranza?

Rimpiango la mia maestra delle elementari, e la sua mitica matita a due colori.

martedì 8 febbraio 2011

QUASI QUASI MI MOLLO


Mi sta letteralmente nauseando tutto il martellamento messo in atto in questi giorni da ogni brand possibile immaginabile in vista della ricorrenza più lucrosa dell'anno: SAN VALENTINO.

E compra questo, e regala quello...ma fottetevi. Mi fanno solo venire voglia di essere single.

Non parliamo poi della novità dell'anno in tema 'festa degli innamorati': il corso di burlesque. Ovvero:

"Se la tua donna ti arrapa come un tacchino in salmì, mandala da noi che te la rimettiamo a nuovo, così almeno il 14 si ciula"

A me piace il burlesque, intendiamoci. Ma questo riciclo come "sistema per risollevare le sorti della vita sessuale quiescente di una classica casalinga disperata ultra 40enne" è davvero patetico. Non per niente l'annuncio recita:

"Miss Pinca Palla condurrà le sue allieve alla riscoperta di una femminilità più MATURA e SEDUCENTE"

TRADUZIONE: sei vecchia, fai schifo e hai la pelle flaccida. Quindi cerchiamo di salvare il salvabile.

"Attraverso il burlesque ogni donna potrà riconoscere la propria sensualità"

TRADUZIONE: sei sensuale come una scimmia che si spulcia. Per cui per il bene della tua compianta vita sessuale forse è il caso che ti decida una buona volta a riesumare quel briciolo di femminilità che giace sepolto sotto quell'orrenda tutona di flanella.

Non so voi, ma mi regalassero una cosa del genere, come ringraziamento potrei solo infilare due dita negli occhi alla dolce metà di turno. Però in maniera molto sensuale, si capisce.

martedì 18 gennaio 2011