venerdì 8 ottobre 2010

FACEBOOK E' STATO SCARCERATO

L'epilogo della storia di Sarah Scazzi fa doppiamente male all'opinione pubblica. Primo perchè lo zio Michele era il solito porco insospettabile, una persona apparentemente 'normale'. Secondo, perchè nemmeno stavolta è stata 'colpa di Facebook'.

Non riesce infatti a passare l'idea, nonostante i tanti fatti di cronaca, che NON ESISTE la 'faccia da criminale'. Non possiamo mai sapere quanto ci si può fidare di chi abbiamo di fronte, anche se piange e strepita di disperazione per una nipote scomparsa.

Scusa zio Michele: qualche parte della frase MI FAI SCHIFO NON TI VOGLIO non hai capito lo scorso 26 agosto? Probabilmente è questo che ti ha detto Sarah, dopo che l'hai importunata per settimane.

Mi ripugna l'idea che qualcuno, apparentemente premuroso e preoccupato, per un mese si sia tenuto dentro un segreto del genere. E inorridisco di fronte all'ennesimo femminicidio commesso per un NO.

NO MEANS NO. Perchè diavolo deve essere un concetto tanto complicato da capire.

Federica, Desiree, Lorena e le altre, punite per essersi ribellate alla brutalità e alla violenza. Non ci può essere pietà per questo genere di assassini. In questo momento penso anche alla moglie e alle figlia del 'mostro', ingannate (si spera) nella messinscena.

Non sappiamo se il caro zio avesse destinato le sue attenzioni morbose anche a qualcun'altra in passato (per il paese era 'un poco rattuso'), o come tra le mura di casa si comportasse.

C'è solo una spiegazione plausibile a tutto questo schifo: credo che questi episodi siano sempre il culmine di un'escalation di molestie e violenze (anche psicologiche), l'approdo naturale di una serie di comportamenti che purtroppo spesso vengono tollerati. Nascosti dietro all'immagine che piace alla gente, quella del 'grande lavoratore'. L'arretratezza del nostro Paese si capisce anche da questo.

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