
Via Sammartini, h. 22.30, esterno notte.
Scendo sfranta di stanchezza dal bus 87. La fermata è a pochi passi dalla macchina che ho parcheggiato qui stamattina. Mi incammino e affianco un'altra auto, bianca, ferma dietro la mia.
Intravedo dal finestrino una donna, piuttosto corpulenta, con una gonna nera e un top altrettanto nero che si rialza di scatto, dato che era stesa sui entrambi i sedili davanti.
"Sono a fare un giro" urla, e mette giù. Si risiede.
'Poverina, magari con la crisi è una di quelle persone costrette a dormire in auto', penso.
Io intanto ho oltrepassato l'auto. Salgo a bordo del mio bolide e dallo specchietto retrovisore vedo che la ragazza, bionda ossigenata, non è sola. C'è un ragazzo a fianco a lei.
'Ah, è il suo ragazzo visto che lo sta baciando. Ah, ma non lo sta più baciando. Ah, la sua testa è scesa ad un'altezza inequivocabile. Ah, ha deciso di rimanere giù'
Buon divertimento amici. Io me ne vado a dormire.
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