lunedì 26 luglio 2010

IL SOLITO TRAM TRAM



Mai fidarti dei mezzi pubblici a Milano. Aspetto quasi un'ora sulla panchina il tram della linea 1. Per uno strano scherzo del destino, lo attendo proprio alla fermata di fronte al Deseo, locale coolfreakcestchic pieno di esemplari umani dal Qi di un'antilope del Madagascar.

Mi salva dall'umanità un simpatico tramviere. Tu, simpatico tramviere, che ne hai pieni i coglioni di lavorare alle 00.04. Tu, simpatico tramviere, che sbuffi e bestemmi in silenzio quando ti tocca scendere per aprire lo scambio (che nel 2010 è ancora manuale).

Però basta un cartellone pubblicitario di Maradona per farti tornare il sorriso. Rallenti, hai gli occhi che ti brillano come un ragazzino sulla curva tra Cordusio e Piazza della Scala. E ti metti a cantare "O'Sarracino" in un tram che più che a Milano sembra di stare ora a Bucarest, ora in Cina, ora in Sri Lanka.

Coraggio. Il turno è quasi finito. Hanno staccato anche i venditori di rose.

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